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del pesco. 199

sciranno se avremo posto in terra i nocciuoli delle più belle pesche delle dette varietà.

Questa semina si può fare tanto in autunno quanto in primavera, ma è sempre meglio seminare nocciuoli o pesche intere appena dopo la loro maturanza, che aspettare che si asciughino o si guastino durante il verno, seminando in primavera. Per formare il semenzajo, preparato il terreno con buon concime e lavorato profondamente, si pianteranno i semi in linee distanti 0m,50 fra loro, e 0m,35 fra nocciuolo e nocciuolo. Le cure successive sono quelle indicate per qualunque altro semenzajo. Nella primavera del secondo anno si tagliano i rami presso terra onde avere un bel germoglio, che poi s’innesta ad occhio dormiente nell’agosto di questo secondo anno, o ad occhio vegetante nella primavera del terzo. Più comunemente si usa l’innesto ad occhio dormiente nell’agosto o nel settembre del secondo anno. Di questi occhi se ne mettono due per ogni germoglio o rametto, all’altezza di 0m,10 da terra, ed alterni ed opposti l’uno all’altro, onde avere una specie di prima biforcazione della pianta, se vuolsi usare per la spalliera, o per conservarne il migliore quando si voglia ridurre ad albero. D’altronde poi qualcuno di questi occhi può perire, e quindi è sempre meglio metterne due. Fatto l’innesto si taglia il germoglio o rametto, 0m,15 al dissopra di esso, onde gli occhi non periscano soffocati dal troppo umore e quindi dalla gomma che vi si formerebbe. Quando poi nel terzo anno dagli occhi innestati siano sorti i germogli lunghi circa 0m,08, si sopprime quel poco di rametto che si è lasciato al dissopra dell’innesto. Nel quarto anno le giovani pianticelle possono essere piantate alla dimora stabile.

Piantando i semi nel posto che deve in seguito occupare la pianta, ci comporteremo come abbiamo detto del noce e mandorlo (§ 885), avvertendo che al posto, e specialmente net campi, meglio è piantare le varietà che possono far senza dell’innesto, avendosi con ciò piante assai più robuste e durevoli, molto più che il pesco soffre assai il trapiantamento. Questa pianta quando si coltiva ad albero viene educata in modo da formarne il tronco, cimando i germogli sulla parte che formerà il tronco, e non già togliendoli affatto, onde non resti troppo debole, e troppo si sovraccarichi di germogli la cima. Arrivata la pianta al terzo anno, si leveranno i ramicelli per 1m,30 d’altezza da terra, e così sarà formato il tronco; in seguito si toglierà anche la cima maestra, perchè