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del castagno. 193

calore dopo l’epoca della fioritura. Teme assai i tardi geli e le brine, poichè cominciando a mettere le foglie quando la temperatura media è di +7° circa, in quell’epoca non di rado avvengono forti balzi di temperatura in meno. Nell’Italia settentrionale matura tra la fine di settembre ed il principio d’ottobre. Questa pianta ha una vita assai lunga, ed arriva nelle condizioni favorevoli, anche ai 300 anni e più.

Il castagno è una pianta utilissima, non solo considerata come pianta boschiva, dalla quale se ne ritraggono ottimi paloni, pali e manegge educata a ceppata (§ 376, Vol. 1), ma educata d’alto fusto, nei climi convenienti, dà un buon legname d’opera, ed un frutto ricco di fecula e nutriente. Le castagne possono essere consumate intiere e fresche, facendole cuocere, si consumano anche secche, intiere o ridotte in farina, colla quale se ne fa pane. La castagna fresca, quale si trova in commercio contiene 0,48 d’acqua e 0,52 per % d’azoto. Le castagne, dette secche o bianche, contengono ancora da 10 a 12 per % d’acqua, e danno 0,77 per % d’azoto; epperò chilogrammi 2,36 di castagne fresche, o chilogrammi 1,62 di castagne secche o bianche equivalgono ad un chilogrammo di pane, contenente 1,25 per % d’azoto. Ciononpertanto chi dovesse nutrirsi esclusivamente di castagne dovrebbe ingerirne cinque chilogrammi, cosa che riuscirebbe a scapito delle forze digerenti, quand’anche si reiterassero i pasti per non sovraccaricare lo stomaco. Il marrone, che è una varietà del castagno, è alquanto più nutriente; allo stato fresco contiene 0,53 per % d’azoto con 0,54 d’acqua, per il che allo stato secco l’azoto arriva a 1,17 per cento.

Il legno del castagno dà la seguente composizione:

Potassa e soda 10,11
Calce 43,63
Magnesia 3,24
Ossidi di ferro e manganese 3,22
Acido fosforico 1,62
    »     solforico 1,27
    »     silicico 7,64
    »     carbonico 28,78
    »     cloroidrico 0,07
Perdita 0,42
100,00.