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del noce. 189

insomma è una di quelle poche piante che se in 1000 metri quadrati di terreno se ne contano tre, queste non di rado superano il valore del fondo. Ed ecco perchè ormai non se ne riscontra che ben poche. L’amore del guadagno, scusato dalla molt’ombra che fa la pianta, e che impedisce quasi ogni coltivazione sotto di essa, fa sì che tutti i nuovi acquirenti di fondi atterrano le noci per compensarsi in parte delle spese, quando i venditori sin dapprima non abbiano fatta la stessa cosa dicendo che tanto e tanto il terreno vale lo stesso, e che atterrandole ricavano due volte il valore di quel pezzo di terra ove si trovavano. Almeno poi in seguito si pensasse a rimettere qualche novella pianta, ma non succede così: il noce non comincia a dar mediocre frutto che a 25 anni, e solo a 60 anni è nel vigore del suo prodotto. Chi dunque s’adatterebbe oggidì ad aspettar tanto tempo? Nessuno o ben pochi. Lo può fare il coltivatore possidente, e questi pure quando abbia l’occhio innanzi, e che non limiti alla durata della propria vita le migliorie che vuol fare al fondo. I proprietarj non coltivatori ben di rado farebbero tal cosa, perchè o non ne conoscono l’utile, o perchè il frutto sarebbe per la massima parte sottratto dal colono coltivatore: finalmente le imposte ogni dì crescenti fanno sì che il coltivatore ed il possidente pensano piuttosto ad avere generi che producano presto, che a guardare un lontano profitto, od a temere un esaurimento del suolo.

§ 900. Le varietà più coltivate del noce sono le seguenti:

Noce a frutto grosso. Il seme è assai più piccolo della cavità in cui è contenuto e si mangia soltanto verde, il legno è più molle di quello delle altre varietà, il guscio è adoperato dai chincaglieri per farne piccoli astucci, avendo un volume quasi triplo degli ordinari.

Noce con frutto a guscio tenero; frutto oblungo, ricco d’olio.

Noce con frutto a guscio duro; angoloso, ed il di cui seme difficilmente si estrae dalle interne sinuosità del guscio. Legno molto duro.

Noce con frutto a grappolo; noci dell’ordinaria grossezza, riunite in grappoli di 10 a 20 ciascuno; assai produttivo e che merita d’essere meglio conosciuto.

Noce tardivo, o di San Giovanni, perchè incomincia la vegetazione verso la fine di giugno. Frutto tondeggiante, guscio tenero, assai produttivo, ed apprezzato allo stato verde; matura in ottobre.