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malattie dell’ulivo. 149

venienti dall’umore succhiato. Per tal modo i fiori (fig. 203) circondati da questa materia e succhiati alla base del loro peduncolo, o cadono immediatamente o non possono essere fecondati, essendo quasi impedita la fioritura. Finora non si è potuto trovare un vero rimedio ai guasti di questo insetto.

La tignola dell’ulivo (tinea oleae, fig. 204), genera tre volte entro l’anno. Le farfalle dell’autunno provenienti dalle larve nutritesi nel nocciuolo dell’ulivo, depongono le uova nelle foglie più tenere della pianta. Queste uova si schiudono prima dell’inverno, e le piccole larve (fig. 205) s’introducono nel parenchima delle foglie, e vi restano assopite fino alla primavera; allora esse mangiano ingrandendo la loro dimora, e poi n’escono per introdursi nella sommità dei giovani getti, nei quali si sviluppano e rapidamente si cangiano in crisalidi attaccandosi alla pagina inferiore delle foglie (fig. 206), da