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Ecco pertanto un pugno di terra, il quale, senza il concorso della vegetazione, sarebbe rimasto inalterato chi sa per quanto tempo, convertirsi in pochi mesi in un materiale alterabile in pochi giorni; e questo, passando pel corpo d’un cavallo, si altera rapidamente quasi in poche ore. — Ora domando: credereste voi di concimare con egual successo spandendo un pugno di terra, oppure sovesciando il fascio d’erba verde, o gli escrementi. Qual’è la sostanza più complessa, più facilmente alterabile, e che può presentare più facili e maggiori azioni di contatto, quando sia mescolata al terreno, il pugno di terra, il foraggio verde, o gli escrementi? — Son persuaso che si risponderà sono gli escrementi.

Ma questi escrementi non rendono tutto; che anzi, facilitando la preparazione del terreno, più pronto dovrebbe esserne l’esaurimento, per una maggiore esportazione. Eppure, che volete? la terra s’ostina a mostrarsi un pozzo inesauribile. — Mi pare quindi di poter dire che i concimi non sono destinati a restituire nell’assoluto senso della parola, ma a preparare il terreno ad una od ad altra coltivazione; e che il terreno coltivabile non formando uno strato di determinata altezza, esso acquista inferiormente quanto perde superiormente. Il sovescio è un mezzo naturale ed il più elementare per acquistare terreno, mentre la concimazione è un mezzo artificiale più energico per arrivare allo stesso scopo.

Questa preparazione preliminare del terreno, se ci è provata da molti fatti riconoscibili nella pratica, dobbiamo averla di mira anche per stabilire alcune norme forse poco conosciute o mal applicate. La vegetazione è possibile pur quando nel terreno non trovinsi materiali concimanti, organici o combustibili; ma in tal caso è stentata e non soddisfa nè ai desiderj nè ai bisogni dell’agricoltura. Le coltivazioni esigono un terreno preparato, ridotto cioè alle combinazioni facilmente intac-