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ì8 delle forze loro nel felleuole combattimento: & domandatane licenza al fuperiore Dio, tofto,, elfendo egli del medelìmo delio accefo, l’impetrarono. Andate, dide egli loro, cari figli in queli’hora, che amicheuole fortuna in beoeprofperi ipalfi voftri; che voi non farete al bramato luogo coli tofto pententi, che io comparirò colà Duca d’vn fortiflìmo Caualiero, lo quale non ha molto tempo, che entrando fopra vn ben armato legno dentro à confini de ooliti regni; fapen» do quanto fallaci fiano le’mpromeflc delionde; allanoftra fede fi cofnraedè. I ludditi Numi; lo nome de’quali vno era Mali.» certa, l’altro Proteo, il feguentc Forco, e’1 quarto Glauco; con quello felice annuncio dal gran Nettuno fi partirono: & nelle parti d’A dria conducendofi, la Dea di quei luoghi pregarono, che guida loro alla gran fella cfler volefle. Ella che molto tempo innanzi haueua portato nell’animo caldo defiderio di riuedere la Serenidìma figlia; alle loro domandefacilmen te piegodì; & quella fu la cagione, ond’ella à compiacenza dell’artnigero Dio in compagnia dell’Etruria non potetre ritrouarfi. Poi che l’Adria hebbe lo inuito accettato: & edere de marini Numi fidata feorta fi difpolè; cinque Delfini furono da quelli appiedaci, fopra l’vno de quali falitala Dea,e!li lopraglf altri quattro la fégulrauaho, hauendo dauanti quattro Tritoni