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Fascio Secondo. 177

lena più ornata d’oro, che di buon disegno, non sapendo ritraerla bella, la facesti ricca. In fatti le lor opre tutte son parti senza concetto, pesi fuor di bilancia, fabriche senza archipenzolo; e come disse Caligula di Seneca, arena senza calce.

Descrive l’ignoranze di costoro un Poeta di moderna Moda in una sua Ottava quadrimetra, e dice così.

U
Na razza arcipazza in piazza gira,

     Di stralunati Vati, e nati bassi,
     Ch’irne avanti co’ canti à tanti aspira:
     E col tetro suo metro a dietro stassi,
     Tirar genti saccenti, intenti han mira,
     E sol tira lor lira ira di sassi;
     E a l’hor, che fuor canti han d’amor produtti
     Il suon d’un buon grugnon chiamano tutti.

Ridevasi apertamente della bislacca ottava, quando Egideardo, per terminare de’ citati Poeti il giudicio, così ricominciò à ragionare.

Volete udir delineate per l’appunto le turgide ampolle de’ Poeti nostri, & mellitos verborum globulos, come di quei suoi Scrittori motteggiò Petronio? Non vi spiaccia sentire questa nova Satiretta contra essi.