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Distretto di Cembra 111


II.

CASTELLI

(Castello di Segonzano)


Il castello di Segonzano s’ergeva a sinistra dell’Avisio, alla distanza da Cembra 3.7 Kilm., nel mezzo della valle sopra una roccia isolata di porfido. Avea vaste proporzioni, una torre per uso di specola, prigioni, baluardi e feritoje, piazzali, abitazioni pei Cavalieri e servi, stalle, cantine ecc. — La torre tuttodì esistente, benchè in istato rovinoso, fa mostra di un’antichità superiore a quella del Castello, e si ritiene fabbricata dai Romani allo scopo di difendere un ramo di strada aperta nella valle dell’Avisio a guisa di scorciatoja per chi volea recarsi da Lavis a Bolzano.

Il Castello fu eretto da Rodolfo Scancio nell’anno 1216, che n’ebbe il permesso dal Vescovo Principe Federico Vanga a condizione di tenerlo aperto al Vescovo in caso di guerra. — E già gli Scancia erano stati investiti per lo addietro dell’antico feudo di Segonzano, la cui giurisdizione si estendeva all’attuale Comune. Il castello era per ciò detto di Segonzano, ed al suo possesso si univa la carica di Pincerna, di coppiere del Vescovo di Trento. — Dalla famiglia Scancia possò ai Signori di Rottenburgo, come consta da Giacomo della medesima famiglia; il quale in pubblica adunanza, tenutasi nel palazzo episcopale di Trento, presente il Vescovo Bartolammeo Quirini che resse la sua chiesa dal 1304 al 1307, protestò: se dudum a Nobilibus de Ca-