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78 orlandino


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Or dunque vedi se di Cipria il figlio
conduce ben la trama e non s’ intoppa:
quantunque porti un drappo avvolto al ciglio,
pur l’arte e la malizia non gli è stoppa;
l’arte ch’in navigar ogni periglio
sprezza de l’onde, quando Amor è in poppa.
Milon, Rampallo e Berta nulla sanno,
ed ecco insieme al fin si trovaranno,
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non perché fusse in lor patto veruno;
Cupido sol è il mastro, sol il guida.
Frosina tiensi certa ch’in niuno
tal secretezza, for ch’in lei, s’annida.
Credesi anco Rampallo esser quell’uno,
in cui sol Berta e sol Milon si fida.
Vorria Frosina che Rampallo andasse;
egli, che Berta lei licenziasse.
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Or giunti a l’uscio, per entrarvi drento
apre Frosina, onde tremò Milone.
Berta diede congedo a piú di cento
fra paggi, fra dongielle, fra matrone;
ma per sfogar in parte il suo tormento,
guida con seco in camera il barone.
Frosina chiude l’uscio, e quivi Berta
fra l’uno e l’altra sede a lingua aperta.
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A lingua aperta e faccia vereconda,
un petto di sospiri e pianti sciolse.
Rampal stupisce ch’ella non s’asconda,
perché Frosina in terzo luogo volse.
Milon ascolta il tutto sotto sponda
e sue dolci parole ben raccolse.
Or qui Frosina ed or Rampallo parla,
cercando con speranza consolarla.