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capitolo ottavo 159


72
Cosí parlando, il volto, che fu rosso
prima di vino, venne bianco d’ira.
Rainer si volse a lui tutto commosso
e quasi di vagina il stocco tira.
Lo vescovo temendo si è rimosso
dal vento che ’n suo danno pronto mira;
volse partirsi: ma Rainer, al core
tornato, disse: — Or stati, monsignore.
73
Eretico non son, come in presenza
del popol mi chiamate in mia vergogna:
ma forse l’alta Vostra Reverenza
mi crede esser un bravo di Sansogna,
lo qual a Roma faccia violenza;
e pur Ella fallisce, ché Borgogna
men crede ed al tedesco ed a l’ispano,
ed al francese vesco ch’al romano.
74
Ben meglio credo in l’alta Trinitade,
Padre, Figliolo e insieme Spirto Santo;
e credo di Maria l’integritade,
poi che di carne in lei Dio prese il manto;
credo ne la mirabil potestade
da Dio concessa a l’uomo, per cui vanto
darsi egli pò, se fusse ben nefario,
non esser Dio, ma sol di Dio vicario.
75
Credo che ’l bon Iesú facesse prima
quello che venne predicar in terra:
credo che ’l suo coltello in ogni clima
venesse porre al mondo pace e guerra:
credo che d’un rubaldo una lagrima
dal cor, lo inferno chiude e il ciel disserra:
credo che del Vangelo il saldo piede
altro non sia, salvo la mera fede.