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Seme d’Àbramo, voi? seme d’Isacco?
ahi quanto l’opre vostre a Dio son cónte!
Miseri voi ch’avete colmo il sacco
di mille vostre offese, di mill’onte,
ch’opran l’ira del ciel, il qual è stracco
di tolerare ornai si dura fronte!
Non popol voi di Dio, non vigna eletta,
anzi di Canaan malvagia setta! —
21
Per tali ed altre ancor parole acerbe
sdegnati sono i principa’ giudei ;
mandáro alcune fronti a lui superbe
de’ sacerdoti suoi da quattro o sei;
ed un piú reo degli altri, vecchio imberbe,
a prima giunta disse: — Tu chi sei? —
Il santo, che nel cor l’ha me’ prò visto
che ’n gli occhi, gli risponde: — I’ non son Cristo
22
Soggiunge il sacerdote: — Or se’ tu Elia? —
ed egli: — Non son desso! — Sei profeta? —
Men tengo dignitá di profezia ! —
Chi se’ tu dunque? dillo, acciò l’inqueta
e sollevata plebe ornai sen stia. —
Parlò Giovanni allor con fronte lieta:
— Quel che cercate voi non son per certo,
ma voce di chi chiama nel deserto.
23
Chiama la voce mia, né vien mai lassa
di dir che del Signor la via drizzate:
ché se qual ombra e fumo il tempo passa,
nel smarrito carnin giamai tornate.
Cosi facendo, voi ciascuna bassa
ed umil valle in monte sublimate,
e qual si sia montagna e scoglio alpestro
non men vi si fará pian, concio e destro. —