Pagina:Flora medico-economica.djvu/151

 
Diadelfia Decandria.

La radice dolce, amarognola, demuliente, espettorante contiene un principio mucillaginoso saccarino. Il suo sugo, volg. detto estratto, si usa nel catarro, nella parafinia, nella stranguria.
CXLIX. Edisaro. Cal. diviso in 5. parti, della lunghezza della corolla, divisioni 4. superiori piegate sopra il vessillo, la quinta sottoposta alla piccola carena. Legume gonfio di circa due semi.
205. E. Onobrichi. Caule ascendente, ramoso. Foglie pennate, foglioline elittiche, piuttosto liscie. Peduncoli lunghissimi; le ali della Corolla della lunghezza del calice. Legumi di un seme aculeato-dentati.
    Hedysarum onobrychis. It. Lupinella, Fieno sano. Ver. Fen sano.
Fiori rosso-fiammeggianti, con lineette più cariche. Mag. Giugno sui pascoli e nei prati montuosi. Perenne.
Appena avvi altra erba, che somministri il più grato pascolo di questa agli animali, perlochè dovrebbe coltivarsi nei terreni calcarei e ghiajosi, ove prospera assai bene, come può vedersi in vicinanza dell’ Isonzo, ove trovasi spontanea.
CL. Galega. Denti del Calice lesiniformi. Legume con rughe trasverse. Semi separati uno dall’ altro.
206. G. officinale. glabra, caule diritto, ramoso; foglie pennate; foglioline lanciolate con una punta. Stipole lanciolate, saettate. Legumi dritti, striati.
Galega officinalis. It. Capraggine, Lavanesi, Ruta Capraria. Ver. Cavrara.
    Fiori cerulei, o bianco-celesti. Giugno, Luglio. Sui margini dei