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timentali, che per la modernità hanno sostituito l'amore, la parola magica e divina: per sempre!

In questa parola è riassunta l’aspirazione tutta della donna e tutta la defezione dell'uomo. Nel sogno, per lei, l'amore ha sempre carattere di eternità: per l'uomo, quasi sempre ha significato di precarietà.

Questo avviene quasi inconsciamente, senza merito per una parte, senza colpa per l'altra — perchè la donna è, d’istinto, fedele come l'uomo è, di sua natura, poligamo. E l'istinto esiste e sussiste in tutte, anche nelle sciagurate che prodigano se stesse per un pane, e pur distinguono fra la professione ignobile e l'eletto dal cuore; anche nelle donne che sembrano fedifraghe all'amore, e che in realtà lo sono soltanto perchè s’illudono sempre di trovare nell'ultimo eletto l'"ardore di corrispondenza mancato forse, nella esperienza o nelle esperienze precedenti.

Ripeteremo l'affermazione di George Sand, che l'amore è sempre un episodio nella vita di un uomo, mentre è tutta la vita per la donna? E come volete che la donna spenga colle sue stesse mani la fiamma di tutta la sua vita?

Può esistere — esiste anzi certo una crisi