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Firenze sotterranea | 37 |
cola popolazione, caduta all’imo di ogni miseria, quasi tutta malata, intristita, però non guasta, vive accanto all’altra, composta de’ più fieri ribaldi.
Le strade son tutte formicolanti di gente; stanno là mezzo nudi, stesi o seduti per terra; mangiano nella strada; li vedete brulicare, le donne con le braccia e anche le gambe (e quali braccia, quali gambe!) nude; superfluo vi dica fin dove son nudi i bambini: e il po’ del loro corpo, che è vestito, si scorge vestito di sbrendoli.
Date il caso d’un’epidemia: è sicurissima la salute di Firenze? Non è a dire come si avvantaggi la salubrità pubblica, mantenendo con negligenza esemplare i più orridi focolari d’infezione sulle due sponde dell’Arno!
Anche qui, come nel Ghetto, le facciate delle case, se può darsi tal nome a sì orribili catapecchie, sono, specialmente in certi punti, stonacate, ronchiose, incatorzolite, scabbiose, gli acquai con sgrondi rotti, tanto che ne dilaga sulla strada, appuzzolandola, un fiumiciattolo nero, e che mena in sè fecce e lordezze di ogni maniera, e lascia sedimenti e limaccio per dove passa.
Quegli stabili non appartengono ad alcuno? Un’autorità, che è perfino vessatoria verso i pro-