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anche il primo, di così grave! Sai, io me ne vado!... Come sarai ricca, Pasqua!...

Un vago sorriso brillò sul suo volto, ma Pasqua la coprì di baci esclamando: — Tu sei pazza! Non morrai, no... non lo credi neppure tu! Perchè scherzi così? Non vedi che stai meglio?

— Sì, ho scherzato. Senti dunque, mi farai il piacere di recarti in casa di Mariarosa e di consegnarle in proprie mani una lettera.

— L’hai scritta stanotte? — chiese Pasqua.

— Sì, te ne sei accorta?

— Mi accorgo di tutto io, Lara!...

Lara trasalì e guardò la sorella, che, benchè sembrasse ancora una bambina, aveva quindici anni suonati; ma il volto di Pasqua non rispose nulla e Lara si rassicurò. No! la piccina non poteva essersi accorta mai di nulla! Se fosse giunta ad avere il minimo sospetto, no, non sarebbe rimasta muta, perchè anch’essa aveva le sue idee sull’odio coi Massari!

Sicchè Lara, avuta la formale promessa di consegnare a Mariarosa la lettera scritta la notte innanzi, diede Pasqua quella lettera, in cui, spinta dall’antica amicizia che faceva tacere nel suo cuore ogni altro affetto, le narrava tutta la sua vita, i dolori sofferti, le onte, le umiliazioni subite, per scolparsi del suicidio di Nunzio, e le narrava il nuovo amore per cui moriva, e che non aveva alcuna esitazione a svelarle, dal momento che fra poco nulla sarebbe rimasto di lei. Nel principio della febbre, Lara aveva così chiuso il suo racconto straziante, bagnato di lagrime: «Addio!... Addio!... Perdonami e prega per me... Io muoio... Addio!».

Pasqua pensò tanto a mantenere la sua promessa che, appena il potè, aprì la lettera e la lesse. Si mise a piangere dirottamente, e, con la lettera in mano, corse in casa di Marco. Lo trovò solo nello studio. Da qualche tempo Marco aveva pregato i giovani avvocati, che prendevano pratica con lui, di cercarsi un altro studio, perchè egli non poteva più riceverli nel suo. Rimase solo. Nessuno dei giovani si seppe spiegare questo procedere di Ferragna; ma Massimo pensò con un fremito che forse Marco faceva ciò per liberarsi di lui, la cui presenza pareva gli fosse tutto ad un tratto divenuta odiosa. Per-