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BACCO
Oh! Proprio Arco che viene per qua!

(si mette quasi a cantare forte)


Io sono Bacco, figlio di Semele
e di Giove, piede mai stracco
dove danzano i cori, e ugola
mai stracca ai pampini. Io, Bacco...
ARCO
Ehi, sei tu che canti cosí
bene? Racconti di essere
Bacco, e tutto ti può
sentire, e non temi la collera
del vero figlio di Semele?
BACCO

(cantando)


       Io, Bacco,
perseguitato dalla ridicola
Giunone, che vuole la mia
vita, ah! ah! ah! per la furia
della sua folle gelosia!
Ah! Ah! Giunone vuole la mia
vita! Giunone!
ARCO
Tu mi sembri un poco briaco dei forti fermenti
di Bacco. Tu non hai, credendo di essere Bacco
bevuto un po’ troppo il pampino della tua fronte?
Rispondi, straniero, e non fare il pazzo.
BACCO
Nessuno ha mai negato che gli uomini
se hanno per caso il vero alle calcagna
lo vedono seduto nella luna.