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diario

6 Aprile.

Come si ha l’illusione che quando paga il governo, nessuno ci rimette, così si ha l’illusione che quando ci sono turbamenti generali, questi turbino solamente «gli altri»; dei vaghi «altri» che sarebbero qualche cosa come «i neri», «gli schiavi». Ma il terribile è che i «mali generali» sono sempre costituiti da infiniti «mali particolari».


7 Aprile.

Mamma decide di andarci a stabilire all’Ulivello. Trovar casa a Firenze è impossibile. Qualunque padrone di casa, rifiuterà un inquilino con una coorte di agenti, e poi papà è stanco. La solitudine in città e assai più penosa che la solitudine in campagna, dove è naturale. Papà è contento della decisione. Nina è felice di lasciare la sua stanza al terzo piano


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