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critica (o adesione) alle successive discrete unità artistiche, ordinate come in un immenso catalogo. E gli storici, dopo questo gigantesco polverizzamento, si divertono a raccogliere e a incorniciare tutti i granelli di polvere, ingenuamente inginocchiati a contare nella infinità del Sahara...

Ma qui si cade in una contraddizione. Come si fa a parlare di «personalità» di un artista, se si deve soltanto «aderire» all’opera d’arte, individuata e avulsa dal suo creatore? Per ri trovare una «personalità» artistica, bisogna fare quel lavoro di sintesi che riunisce tutte le opere insieme, trovare un filo, dei punti di contatto, delle trasformazioni, delle evoluzioni, e da queste comparazioni fra le varie opere di un autore, e anche fra le opere di un autore e quelle degli altri, scoprire i caratteri comuni di tutte le unità e il fondo sostanziale di chi le ha create. Allora le opere non sono più separate, ed è costrutto il ponte che unisce l’isola all’isola.

Non basta: considerando un artista rispetto al suo secolo, come un’opera rispetto a tutta l’attività del suo creatore, anche la storia dell’arte di quel secolo, trovandosi dinanzi a tanti artisti, cioè a tante unità, dovrà riunirli insieme, come riunì già le varie opere di uno solo. Allora nuovi ponti sono creati anche in questo più vasto arcipelago.


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