Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/65


— 57 —

desimo è un nume insensato. L’uomo sente il bisogno d’una legge, d’un ordinamento sociale, d’un governo, che stenda il dominio anche sul tempo, di trarre profitto dai suoi benefizi, ripararne sagacemente e prevenirne i danni. H regno di Crono perciò finisce, comincia quello di Giove.

Queste rivoluzioni nòn si fanno senza lotta e violenze; ed è naturale, poichè ogni mutamento di sistema senza lotta non1 si effettua mai, sia nel campo dei fatti, sia in quello delle idee. Nè di siffatte rivoluzioni è arbitro il caso: nulla è figlio del caso; ogni epoca traccia nel suo passaggio un solco, e vi depone fecondati i germi dell’avvenire. Ogni cosa quindi ha la sua ragione efficiente e determinante; v’ha una legge profonda, che dirige ogni lavoro dello spirito umano.

Giove è il tipo più spiccato dell’Olimpo greco. In lui neppur l’ombra di quella natura immane e tetra, onde nei due precedenti periodi