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     E in mezzo il re Cenéa, Drïante, Opléa,
     Essadio, Piritoo, Proloco, Mosso,
     Ampicide, Faléro, Titaresio,
     Germe di Marte, e simile ad un Dio,
     Teseo l’Egíde; essi d’argento e d’oro
     Le vestite armature. Incontro a questi
     Dispiegansi i Centauri intorno al grande
     Petréo, l’augure Asbólo, Arto ed Ureo,
     Mimanto nero il crine, e i due Peucidi
     Periméteo e Drïal, d’argento, ed auree
     Clave impugnando; paion vivi, e all’urto
     Volar coll’aste e colle lance in resta.
Sculti in oro vi son del truce Marte
     I veloci corsieri, e il nume istesso
     Di spoglie onusto palleggiando l’asta,
     Infiammando i guerrier di sangue intriso
     Ritto è sul cocchio, e par che vivi uccida.
     Stannosi al fianco suo Fuga e Terrore
     Fra i pugnanti di correre bramosi.
V’è scolpita Tritógene, di Giove
     L’armipotente figlia, e qual se voglia

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