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     Della luna crescente ottimi sono
     A por mano ai lavor l’ottavo e il nono.
     L’undecimo e il dodecimo son buoni,
     E quel miglior di questo, a tosar greggi,
     E a côrre i dolci frutti. Aracne allora
     Alto montando la sua tela ordisce
     Provvida del futuro, e prede aduna
     Tra primavera e i soli estivi; e quella
     La donna emuli allor, l’ordito appresti,
     E alla spola dia sedula di piglio.
     Se a seminar t’accingi, attento evita
     Il tredicesmo, che per altro è fausto
     All’innesto di piante. Il sedicesmo
     Alle piante nocivo, auspice amico
     Splende al nascer dei maschi, ed infelice
     È a quel delle fanciulle e al loro imene.
     Neppur il sesto al nascer loro arride,
     Ma in quello evira pur capretti ed agni:
     Ad assiepar le mandrie è assai secondo,
     E maschi a procrëar: arguti motti,
     Parlar infinto, lusinghiero e scorto

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