Pagina:Esiodo - Poemi, 1873.djvu/109


— 101 —

     Vergine seducente. A Palla impone
     Le insegni le ingegnose arti di spola,
     E alla bella Ciprigna in sulle chiome
     Le sparga e vezzi ed indomate brame,
     E amor d’abbigliamenti, e all’Argicida
     Le dia procace, frodolento ingegno
     E al re Saturnio Giove essi ubbidiro.
     Plasmò tosto d’argilla il chiaro Storpio
     Un’imago di vergine vezzosa,
     Qual Giove la volea, vestilla e ornola
     La glaucopide Dea, d’aurei monili
     Il collo le abbigliar le dive Grazie
     E Pito augusta, e di leggiadri fiori
     Le inghirlandaro il crin l’Ore chiomate.
     Pallade le acconciò gli abbigliamenti,
     E l’Argicida, ligio al Dio tonante,
     Colmolle il sen di blandi detti e frodi,
     E d’arti insidiose, e la parola
     Donolle infine il messagger dei numi.
     E Pandora ei nomò cotal fattura
     Perocchè turti dell’Olimpo i divi

::96 — 81