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8 solitudini



Troncato è il laccio che alle creature
t’avvinse, pel tormento e per l’ebbrezza.
— Lontanissima, e sola. — Hai l’aridezza
12della rinunzia sulle labbra dure.


Nella rigida notte, aspre le stelle,
simili a chiodi per martirio infissi
nelle vôlte dei cieli, entro i tuoi fissi
16occhi incrociano l’iridi sorelle.


Fuor del tempo, del peso e dello spazio,
da te sôrta, in te chiusa, in te bastante,
stai. Si consunse il corpo palpitante
20nelle stimmate stesse del suo strazio.


Quel che ti scosse, amore, odio, rimorso,
quand’eri carne appassionata e cuore
schiavo, e fece di te tutto un dolore
24vile, in ansia di tregua o di soccorso,