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S. P. Q. R.
XXXI DICEMBRE MDCCCLXX
QUANDO CON ALLUVIONE INAUDITA
LE ACQUE DEL TEVERE DEVASTAVANO LA CITTÀ
IL POPOLO ROMANO
PONEVA QUESTA MEMORIA
A
VITTORIO EMANUELE II
PERCHÉ IN TANTA GRAVE SVENTURA
PRONTO ACCORREVA
A CONFORTARLO DI SUA PRESENZA
PALESANDOSI DALLA SUA PRIMA VENUTA
PIÙ ASSAI CHE RE PADRE BENEFICO


Queste altre due furono scoperte sulle mura di Roma, la prima sul Gianicolo, la seconda sulla breccia di Porta Pia.


ROMA FATTA LIBERA IL 20 SETTEMBRE 1870
E RICONGIUNTA ALL’ITALIA
ONORA LA MEMORIA DI QUEL PRODI
CHE
COMBATTENDO STRENUAMENTE DA QUESTE MURA
CADDERO NEL 1849 IN DIFESA DELLA PATRIA




L’ESERCITO ITALIANO
ENTRAVA VITTORIOSO DA QUESTE MURA
IL 20 SETTEMBRE 1870
COMPIENDO I LUNGHI VOTI DEI ROMANI
ED ASSICURANDO ALL’ITALIA
IL POSSESSO DELLA SUA CAPITALE
IL COMUNE
A RICORDO PERENNE DEL FATTO
POSE
IL 4 GIUGNO 1871


La breccia era stata restaurata, senza però rimettervi le due statue di S. Pietro e S. Paolo, che furono decapitate dalle cannonate il 20 settembre, e i morti non furono dimenticati. Porta Salaria era stata rifatta di sana pianta.

Un particolare curioso: La nave francese «Orénoque» che stava nel porto di Civitavecchia