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quello di rendere facili i trasporti, di allargare e consolidare le strade, e di condurre per tutte le possibili direzioni canali navigabili, opere immortali che rendono i sovrani conquistatori della propria nazione; conquiste consacrate dai ringraziamenti e dalla prosperità delle generazioni, non cementate col sangue e coi lamenti delle desolate provincie. Bisogna dunque prima tentare quale effetto nasca dalla libertà avanti di intraprendere le rigorose precauzioni della schiavitù, rendere i boschi utili ai proprietarj, sopprimere tutti i valori intermedj, e allora si vedrà facilmente abbondare una derrata così necessaria e così vantaggiosa.

69. Ciò non ostante, nelle diverse e complicate situazioni delle provincie, secondo i varj rapporti dell’agricoltura col commercio, e le varie direzioni che danno alla coltivazione i regolamenti e le imposte, può accadere che non basti per conservare i boschi l’interesse del proprietario, massimamente se i trasporti siano difficili e difficilmente si possa togliere questa difficoltà: può accadere, dico, che dove i proprietarj non ricavino che uno scarso prodotto netto dalla stentata agricoltura delle proprie terre, ricorrano alla frequente risorsa di tagliare i proprj boschi inconsideratamente, per supplire con un capitale pronto alle continue spese d’un lusso che non è in proporzione della loro ricchezza attuale, ma delle pretensioni del loro rango e della emulazione e gara di ostentazione reciproca. Frattanto la distruzione dei boschi non è così facilmente riparabile, come la distruzione di molti altri generi di coltura. La lenta riproduzione, che non si fa che nel periodo di trenta o quarant’anni, è ben diversa dalla rapida riproduzione delle altre derrate. Dunque in questo tempo possono succedere gravissimi danni ed una considerabile mancanza di una materia prima tanto necessaria per la consumazione e per le arti tutte. Al che si aggiunge, che le altre materie prime possono essere supplite da quelle che sono prodotte ne’ territorj forastieri, di gran lunga più facilmente che non lo possa essere la legna per l’incomodo volume nel suo trasporto. Finalmente ella è massima della più sana politica di evitare di renderci dipendenti nelle cose di primaria necessità, per quanto sia possibile, dalle altre nazioni.