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Eccher, La fisica sperimentale dopo Galileo 411

eseguite in Francia. — Va pure notato che il primo a mostrare come la velocità di propagazione del suono aumenti col crescere della temperatura fu il medico Bianconi.

I risultati delle esperienze da esso eseguite a Bologna a temperature di -2 a +28° R. sono riportati in un opuscolo “Della diversa velocità del suono„. (Venezia, 1746).

Newton, che introdusse pel primo l’analisi matematica nelle quistioni acustiche, calcolò teoricamente la velocità di propagazione del suono; ma trovò che risultava solo 5/6 di quella data dalle esperienze. Per metter d’accordo i due risultati furono escogitate numerose ipotesi; ma il primo che accennò alla vera causa fu il nostro Lagrange, senza però svolgere completamente l’idea balenatagli. Sicchè durante tutto il settecento la quistione interessò in sommo grado tutti i cultori delle scienze, e solo nel 1816 La Place mostrò che realmente bisognava recare la correzione ideata dal Lagrange; perchè, mentre la temperatura dell’ambiente non varia col propagarsi delle onde sonore, compensandosi il freddo prodotto dalla rarefazione col maggior calore prodotto dalla compressione, questa variazione di temperatura nelle parti dell’onda modifica però l’elasticità dell’aria, e con ciò la velocità di propagazione del suono.