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Eccher, La fisica sperimentale dopo Galileo 391

nel 1575 da Ignazio Dante in San Petronio. In seguito papa Alessandro VII lo sceglie arbitro nelle controversie fra Ferrara e Bologna, causate dalle inondazioni del Po, e più tardi sostiene contro il Viviani, che era per Firenze, gli interessi del Papa a proposito dello inondazioni della Chiana. In tale occasione assiste in Firenze alle tornate dell’Accademia. Nel 1665 nelle “Lettere astronomiche„ dirette al Falconieri “Sopra la varietà delle macchie osservate in Giove, e loro diurne rivoluzioni„, spiega il variare di dette macchie ammettendo che Giove roti sul proprio asse in ore 9,56’. Nel febbraio 1666 fa la stessa osservazione per Marte, e calcola la rotazione avvenga in 24 ore 48’, e nell’ottobre trova che ciò si avvera anche per Venere. In questo frattempo pubblica pure le osservazioni e le tavole dei satelliti di Giove. Quest’ultime fecero tale impressiono su Picurd, che stimò fortuna per la Francia poter avere così insigne astronomo; e tanto insistè presso il ministro Colbert, da indurlo ad offrire al Cassini il posto di astronomo reale, e direttore dell’erigendo Osservatorio astronomico, nominandolo nello stesso tempo membro dell’Accademia. Declinò da prima il Cassini l’onorifica offerta; ma alla fine, pensando forse che il favore che godeva presso il papa Alessandro VII anche Galileo l’aveva go-