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sia cosa1] ch’io ho certe mie rendite intorno a Vignone, le quali possono montare l’anno circa fiorini mille e cinquecento d’oro: io voglio che tu commetti a’ tuoi di là, che prendano questa fatica di riscuotere e rimettere qua i denari a te, e io ti farò quella procura e lettera che ti parrà che sieno di bisogno. E oltre a questo io ho certi danari, tanti che, oltre a quegli che mi bisognano per la mia andata, possono essere circa fiorini ottocento d’oro, i quali danari ti voglio lasciare infino alla mia tornata: ma se Iddio facesse altro di me, intendo che a te rimangano; e nella tua discrezione rimetto che quella parte che ti parrà di darne per l’anima mia, che tu il facci dove e come a te parrà: sì veramente che sia sì secreto, che altro che tu e io nol sappia. Ma una cosa voglio che tu mi prometta sopra la

  1. Il brano chiuso da parentesi quadre manca nel codice modenese, e fu supplito col cod. Marucelliano e colla stampa del Borghini.