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Parte I. Cap. III. 75

à Roma: Marco Catone, che fù esempio degl’huomini savi e un vivo ritratto di tutte le virtù, è tirato, spelato, spinto, sputacchiato, spogliato della Pretura, e della toga; dal Senato cacciato in prigione; e ivi, come un’altro Socrate, è sforzato à morire. Rutilio, e Camillo se ne vissero in bando; e Pompeo, e Cicerone da i loro istessi clienti furono uccisi.a Il fine de gl’huomini da bene spesse volte è malo, e spessissime volte è pessimo. E chi sarà quello, che voglia attendere alla virtù, se così iniquamente vien premiata? Giovanni Battista geme, e piange nella prigione, e Herode sguazza fra le delitie; il povero Lazaro se ne muore di fame, e quell’avaro riccone, boia di quel povero huomo, se ne stà vestito tutto di porpora, mangiando ogni giorno splendidissimamente. Multae sunt tribualatione iustorum. b Molte sono le tribulationi de gl’