Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/93


Parte I. Cap. III. 71

e ve ne state, cheto mentre l’empio si mette sotto i piedi chi è meglio di lui? E il Santissimo Rè David tutto rivolto à queste medesime querele dice: Mei autem pene moti sunt pedes pene effusi sunt gressus mei, quia zelavi super iniquos pacem peccatorum videns, et dixi, ergo sine causa iustificavi cor meum? g Vi mancò poco, che i piedi del mio pensiero, e della mia intenzione, non si movessero, partendosi dalla rettitudine, perche hebbe zelo de i peccatori, vedendo la lor pace, e prosperità; E quasi sdegnato dissi tra me stesso: adunque senza causa, in darno, e per niente hò cercato d’esser huomo da bene, con osservar la legge di Dio, e far opere buone. Adunque in darno siamo virtuosi, se il vitio è più potente, ed è più premiato della Virtù.

Qualunque tu ti sia, di grazia dà, di gratia, un’occhiata intorno al mondo, e vedrai, che da per tutto