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588 Scola della Patienza

remo noi al Signore, se ci arrogaremo l’arbitrio della nostra difesa? Come crediamo, ch’egli habbia da esser il Giudice, se non haverà da vendicar le nostre ingiurie? Quello, che si vendica, hà già tolto l’honore all’unico, e sommo Giudice, ch’è Dio. Che hò dunque da fare io con la vedetta, la quale per l’impatienza del dolore non posso moderare? Che se haverò patienza, non me ne dorrò: se non me ne dorrò non desiderarò nè anche di vendicarmene. Niuna cosa pigliata per impatienza si può passare senza impeto, e violenza; e tutto ciò, che si vien a fare con impeto, e violenza, ò non riesce, ò non può stare, ò se ne và subito in rovina; poiche per dirla in breve. Ogni peccato si deve attribuire all’impatien-