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Parte II. Cap. V. 495

minato di castigarlo nell’altro.

E’ cosa dunque conveniente, che obediamo à un ottimo maestro, etiandio quando insegna cose difficili. Conviene, che siamo grati à un medico tanto amorevole, etiandio che adoperi con noi più rigidi rimedij. Non sempre giovano le cose leni. L’esser caduti alcuni in acqua da mezo inverno, è stato lor di sanità: ad alcuni, con bastonarli è passata la febre quartana, e un subbito timore, e una paura repentina col divertire altrove l’animo, hanno spesse volte fatto passare l’hore sospette della febre, come se non havesse havuto tempo d’attendere all’infermità. E quanti n’hà liberati l’infermità dalla militia? Alcuni perche non fussero oppressi dalla rovina delle proprie case, fur trattenuti fuori da fiera tempesta; altri col far naufragio sono scampati dalle mani de Corsari.d E così lo