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Parte I. Cap. VI. 291

de ben disse, e con molta verità S. Gregorio: Numquam sine dolore amittitur, nisi quod fine amore possidetur. a Non si perde mai senza dolore se non ciò, che senza amore si possiede. Giob si può dire, che perdesse tutta la sua robba, di più di dieci figliuoli, anzi se stesso, tanto fu occupato da i dolori, e dalle piaghe; e nondimeno essendo rimasto appena vivo canta allegramente: Sicut Domino placuit, ita factum est, sit Nomen Domini benedictum. b Si è fatto, com’è piaciuto al Signore, sia sempre benedetto il suo santo Nome. Substantiam suam (dice S. Gregorio) mente reliquerat, quam sine delectatione possidebat. c Havea lasciato con la mente la sua robba; che senza diletto alcuno possedeva.

Di questo medesimo disse egregiamente S. Agostino: Iustus naufragus evadit dives, et nudus: His