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Parte I. Cap. V. 207

destinati al pascolo, e la Decima di quelli, che si aravano. Nè vi mancò un’Antonio, e un Cesare, che riscossero in un sol’anno i tributi, e le gravezze, che in nove, o dieci anni si dovean pagare. Ucciso che fu Giulio Cesare, e per la libertà fur prese l’armi, ogni cittadino era sforzato à pagare la Vigesima quinta di tutti quanti i beni. E di più tutti quelli, ch’erano dell’ordine Senatorio, bisognò che pagassero sei assi per ogni tegola delle Case loro. Tributo immenso, e che à pena par credibile. Ottaviano Cesare riscosse, e hebbe dai Liberti l’Ottava parte di tutti i beni loro. Tralascio ciò, che in simile materia fecero i Triumviri, e gl’altri Tiranni.

Mà le Colonie, che mandavano i Romani (delle quali non si potea imaginare cosa più lugubre, e infelice per i poveri sudditi) superavano di gran longa, e avan-