Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/213


Parte I. Cap. V. 191

fanni. Hor perche resistiamo in darno? Ogni modo di vivere, e ogni stato hà le sue amarezze, e da per tutto vi è, che rodere.

Fù stabilito per la legge da Dio, che qualsivoglia offerta, che fusse fatta al Signore, si facesse senza fermento. E che ne i sacrifici non s’adoperasse niente, che sapesse di mele ò fermento, e che tutto quello, che s’offerisce fusse condito, e asperso di sale. Omnis oblatio quae offertur Domino, absque fermento fiet, nec quicquam fermenti, ac mellis adolebitur in sacrificio Domini. Quicquid obtuleris sacrificij, sale condies. d Il mele, e il fermento sono esclusi da i divini sacrificij. Nè si deve l’huomo astenere tanto da i peccati, quanto da i piaceri, che ci conducono à far i peccati. L’un, e l’altro da Dio vien rifiutato, e il mele del piacere, e il fermento del peccato. S’hà