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ch'era egli fleti* dell'adunai** degli Affari f+). „ Qual relaiione, dice egli, pofsono avere it fiele, il legaw „ to, ed il polmone di un pollastre o di ao toro col „ genio divino, che governa falle le «ose v con tutti M gli nomini di differenti naaiooi e con tetti gif creati „ e caai da' quali dipende V esito di una guerra, di „ un trattato* o di qualsivoglia altra intrapresa; e qual „ certezza del futuro si può dalla osservazione di cotesto n parti aspettare ? Non può egli darsi che le parti di „ questi animali si trovino belle e sane,. nel medeei~ » mo tempo quelle di un altro difettose o guaste?

„ Ne ir animale medesimo t te un uomo che lo ha ,« scelto 9 trova il fegato o il cuore corrotti, gli avrebbe » forse un altro uomo trovati sani ed interi ? Ma quan- ti te false risposte abbiamo noi dagli auguri, e che „ tutte ci hanno ingannati in questa guerra civile, di „ cui ci promettevano un successe differentisiirao ?

„ £ vero che la ragione e V esperiema hanno disiti* » gannafò gli uomini da colali errori; ma la religione, „ la politica y il costume, P autorità del Collegio degli „ Àuguri ne han sostenuto V uso, che ci tiene achiavi, „ affinchè niente mutiamo dell' antica 1 religione, la qua- I

le raffrena il popolo e conserva il governo stabilito «

  • ?. Baccanti - Da tali leste ebbe origine il pì\

dignitoso spettacolo che offre il teatro. Durante il sa- crifizio del caprone, i sacerdoti, ed il popolo cantavano alcuni inni iu onor di Bacco. Questo canto fti vhfamttt tragedia d.l nome della vittima*

(t). Ub. U. d$ Divina*.