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facto opus esset clamat de via, grida dalla strada, ecc., Ter.: seguito da discorso diretto, clamo mihi ipse: «Numera annos tuos», Sen.: con dopp. acc. proclamare, chiamare, dichiarare, nominare ad alta voce, Dareum adhuc regem, Curt.: alqm furem, Hor.

clamor, (arc. clamos), ōris, m. (clamo), grido, clamore, I) propr.: A) di uom., 1) in jen.: clamorem edere, tollere, profundere, Cic.: clamorem compescere, Hor. 2) partic.: a) grido di applauso, applauso, Cic. ed a.: c. supremus, ai morti (cfr. conclamo), Ov. b) grido ostile, urlo, schiamazzo, Cic. B) di anim., Verg. II) poet. trasl., di c. inan., rumore, strepito, Verg. e Hor.

clamose, avv. (clamosus), con grida, gridando, schiamazzando, omnia dicere, Quint. 11, 3, 45.

clāmōsus, a, um (clamo), pieno di grida, cioè, I) attivo = gridatore, che grida, Quint. 6, 4, 15. II) passivo pieno di grida, clamoroso, Cornif. rhet. ed a.

clanculum, avv. (clam), nascostamente, di nascosto, Comici. Come prep. coll’acc., di nascosto di, cl. patres, Ter. adelph. 52.

clandestinus, a, um (clam), segreto, clanalestino, occulto, foedus, Liv.: scelus, Cic.

clangor, oris, m. (clango), suono inarticolato, che si innalza improvvisamente, I) di animali: a) grido di uccelli, specialm. squittio di oche, Liv., Ov. ed a. b) lo starnazzare delle ali di uccelli grossi, Liv. e (plur.) Verg. II) squillo di tromba e sim., Verg. ed a.

Clănius, i, m., fiume della Campania, ora Clanio Vecchio, che da Nola attraversa i cosidetti campi Flegrei e sovente allaga i luoghi circostanti, specialm. la piccola città di Acerra: presso alla foce prende il nome di Liternus (Patria).

clare, avv. (clarus), chiaramente, evidentemente, distintamente, I) propr.: A) alla vista: c. fulgens caesaries, Catull.: clarius micare, Plin.: clarissime lucere, Vitr. B) all’udito: chiaramente forte, a voce ulta, c. gemere, Cic.: clarius fabulari, Suet. II) tras!.: A) chiaramente, in modo chiaro, evidente, clare atque evidenter ostendere, Quint.: clarius apparet alqd, Cael. in Cic. ep. B) coll’ingegno, splendidamente, chiaramente, egregiamente, clarius explendescebat, risplendeva più luminosamente, Nep Att. 1, 3.

clareo, ere (clarus), I) risplendere, esser chiaro, delle stelle, Cic. Arat. 6 e 107. II) trasl.: A) esser chiaro, manifesto, evidente alla mente, Lucr. 6, 937. B) per imprese, fatti, esser illustre, famoso, chiaro, primeggiare, risplendere, Enn. in Cic. de sen. 10.

claresco, clarui, čre (incoat. di clareo), I) divenir chiaro, A) per la vista, risplendere, Tac. ed a. B) per l’udito, risonare, divenire, riuscire chiaro, Verg. e Quint. II) trasl.: A) divenir chiaro, riuscir manifesto, apparire, esser manifesto, Lucr. e Quint. B) per imprese, fatti, divenir famoso, chiaro, acquistar fuma, Tac. ed a.: facinore, Tac.

clarigatio, onis, f. (clarigo), esigere ad alta voce la consegna del malfatt. ovv. la pena, l’esigere una soddisfazione, a) ad un nemico ai confini del territorio straniero, per parte del Feciale, Quint. 7, 3, 13. b) in uno, che si lascia cogliere fuori del luogo di stanza assegnatogli, pressapoco il nostro rappresaglia, taglia, Liv. 8, 14, 6.

clarigito, are (freq. di clarigo), andar do mandando q.c. continuamente, trasl., Lucr. 5, 944.

clarigo (āvi), ätum, äre (= clare s. clara voce ago), esigere, richiedere ad alta voce la consegna o la punizione di un malfattore, domandare, esiyere una soddisfazione o riparazione, per parte del Feciale ai confini del paese nemico, ad hostes clarigatum mitti, Plin. 22, 5.

clarisonus, a, um (clarus e sono), di suono chiaro, chiaro, squillante, Catull. e Cic. poët.

claritas, atis, f. (clarus), chiarezza, splendore, I) propr.: a) per la vista, Sen. b) per l’udito, vocis, Cic.: vocalium, suono chiaro, Quint. II) trasl.: A) chiarezza, evidenza intellettiva, Quint. B) splendore, grandezza, dignità, gloria, nobiltà, hominis, Cic.: generis, Quint.: viri claritate praestantes, Nep.

claritudo, dinis, f. (clarus), lucidezza, chiarezzu, chiarore, I) propr.: per la vista, deae (sc. lunae), Tac. ann. 1, 28. II) trasl: splendore rinomanza, fama, splendore (storicopolitico), Sall. ed a.

Clărius, a, um, V. Claros.

claro, ävi, ätum, äre (clarus), I) render chiaro, illuminare, Cic. poët. de div. 1, 21. II) tras!.: A) dichiarare, spiegar e, commentare, dimostrare, Lucr. 3, 36 e a trove. B) render famoso, glorioso, magnificare, Hor. carm. 4, 3, 4.

Ciaros, i, f. (Πλάρος), piccola città della Ionia sopra un promontorio presso Colofone, famosa per un tempio ed un oracolo d’Apollo; ora ruine presso il villaggio di Zille. Deriv.: Clarius, a, um (Kλáp:oc), di Ciuro, appell. di Apollo, Apollo, Mela: deus, Ov.: e anche solt. Clarius, Verg.: poët, il poeta Antimaco che nacque a Claro e visse a lungo in Colofone, Cic. e Ov.

clarus, a, um (affine a xλeauvós), splendente, lucido, chiuro (contr. obscurus, caecus), I) propr.: A) alla vista, chiaro, splendente, lucito, luminoso, locus, Cic.: gemma, Cic.: sol, Quint.: sidere clarior, Hor.: stella clarissima, Cic.: poet., aquilo c., che conduce il sereno, che rischiara il cielo, Verg. B) per l’udito, chiaro, sonoro, squillante, alto, clara vox (contr. obtusa vox), Quint.: clara voce, Cic. II) trasl.: A) per l’intelletto, chiaro, evidente, manifesto, vide ut mi haec certa et clara attuleris, Ter.: luce clariora, Cic. B) famoso o per virtù o per colpe, 1) in senso buono ilusti e, segnalato, grande, splendido, insigne, e in questo senso, celebre, a) di pers.: vir fortissimus et clarissimus, Cic.: clarus gloria, Cic.: c. in philosophia et nobilis, Cic.: ex doctrina nobilis et clarus, Cic.: clarus ob id factum, Hor.: c. Trojano ab sanguine, Verg.: quindi clarissimus, come il nostro illustrissimo, titolo dei personaggi più elevati dello Stato, come consoli, proconsoli, pontefici, senatori, ecc., Plin. ep. ed a. b) di c. inan., oppidum, Cic.: mortes, Cic.: clarior pax, Liv.: victoria clarissima, Cic.: urbs clara ob insignem munimento naturali locum, Liv. 2) in senso cattivo noto, famoso, famigerato,



del Feciale, Quint. 7, 3, 13. b) in uno, che si lascia cogliere fuori del luogo di stanza assegnatogli, pressapoco il nostro rappresaglia, taglia, Liv. 8, 14, 6. clarigito, are (freq. di clarigo), andar do mandando q.c. continuamente, trasl., Lucr. 5, 944. clarigo (āvi), ätum, äre (= clare s. clara voce ago), esigere, richiedere ad alta voce la consegna o la punizione di un malfattore, domandare, esiyere una soddisfazione o riparazione, per parte del Feciale ai confini del paese nemico, ad hostes clarigatum mitti, Plin. 22, 5. clarisonus, a, um (clarus e sono), di suono chiaro, chiaro, squillante, Catull. e Cic. poët. claritas, atis, f. (clarus), chiarezza, splendore, I) propr.: a) per la vista, Sen. b) per l’udito, vocis, Cic.: vocalium, suono chiaro, Quint. II) trasl.: A) chiarezza, evidenza intellettiva, Quint. B) splendore, grandezza, dignità, gloria, nobiltà, hominis, Cic.: generis, Quint.: viri claritate praestantes, Nep. claritudo, dinis, f. (clarus), lucidezza, chiarezzu, chiarore, I) propr.: per la vista, deae (sc. lunae), Tac. ann. 1, 28. II) trasl: splendore rinomanza, fama, splendore (storicopolitico), Sall. ed a. Clărius, a, um, V. Claros. claro, ävi, ätum, äre (clarus), I) render chiaro, illuminare, Cic. poët. de div. 1, 21. II) tras!.: A) dichiarare, spiegar e, commentare, dimostrare, Lucr. 3, 36 e a trove. B) render famoso, glorioso, magnificare, Hor. carm. 4, 3, 4. Cliros, i, f. (Πλάρος), piccola città della Ionia sopra un promontorio presso Colofone, famosa per un tempio ed un oracolo d’Apollo; ora ruine presso il villaggio di Zille. Deriv.: Clarius, a, um (Kλáp:oc), di Ciuro, appell. di Apollo, Apollo, Mela: deus, Ov.: e anche solt. Clarius, Verg.: poët, il poeta Antimaco che nacque a Claro e visse a lungo in Colofone, Cic. e Ov. clarus, a, um (affine a xλeauvós), splendente, lucido, chiuro (contr. obscurus, caecus), I) propr.: A) alla vista, chiaro, splendente, lucito, luminoso, locus, Cic.: gemma, Cic.: sol, Quint.: sidere clarior, Hor.: stella clarissima, Cic.: poet., aquilo c., che conduce il sereno, che rischiara il cielo, Verg. B) per l’udito, chiaro, sonoro, squillante, alto, clara vox (contr. obtusa vox), Quint.: clara voce, Cic. II) trasl.: A) per l’intelletto, chiaro, evidente, manifesto, vide ut mi haec certa et clara attuleris, Ter.: luce clariora, Cic. B) famoso o per virtù o per colpe, 1) in senso buono ilusti e, segnalato, grande, splendido, insigne, e in questo senso, celebre, a) di pers.: vir fortissimus et clarissimus, Cic.: clarus gloria, Cic.: c. in philosophia et nobilis, Cic.: ex doctrina nobilis et clarus, Cic.: clarus ob id factum, Hor.: c. Trojano ab sanguine, Verg.: quindi clarissimus, come il nostro illustrissimo, titolo dei personaggi più elevati dello Stato, come consoli, proconsoli, pontefici, senatori, ecc., Plin. ep. ed a. b) di c. inan., oppidum, Cic.: mortes, Cic.: clarior pax, Liv.: victoria clarissima, Cic.: urbs clara ob insignem munimento naturali locum, Liv. 2) in senso cattivo noto, famoso, famigerato, 15 clarigatio, onis, f. (clarigo), esigere ad alta voce la consegna del malfatt. ovv. la pena, l’esigere una soddisfazione, a) ad un nemico ai confini del territorio straniero, per parte Georges-Calonghi, Dizionario latino-italiano.