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rani ed esercitatissimi. I modi che tenevano erano, parecchi mesi esercitargli in battaglie finte, assuefarli alla ubbidienza ed all'ordine, e da quelli dipoi con massima confidenza nella vera zuffa gli adoperavano. Non si debbe adunque diffidare alcuno uomo militare di non potere fare buoni eserciti, quando non gli manchi uomini; perché quel Principe che abbonda di uomini e manca di soldati, debbe solamente, non della viltà degli uomini, ma della sua pigrizia e poca prudenza dolersi.


Capitolo XXXIX

Che uno capitano debbe essere conoscitore dei siti.


Intra l'altre cose che sono necessarie ad un Capitano d'eserciti, è la cognizione dei siti e dei paesi, perché senza questa cognizione generale e particolare un Capitano d'eserciti non può bene operare alcuna cosa. E perché tutte le scienze vogliono pratica a voler perfettamente possederle, questa è una che ricerca pratica grandissima. Questa pratica, ovvero questa particulare cognizione, s'acquista più mediante le cacce, che per veruno altro esercizio. Però gli antichi scrittori dicono che quelli eroi, che governarono nel loro tempo il Mondo, si nutrirono nelle selve e nelle cacce; perché la caccia, oltre a questa cognizione, t’insegna infi