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cietà federativa. Non è questo come voi vedete, o Signori, uno scopo gretto o meschino, uno scopo d’interessi particolari o di basse ambizioni; ma scopo vastissimo nazionale, tentato imperfettamente sei secoli sono: egli è lo scopo di dichiarare che l’Italia esiste, ed ha diritto di esercitare nel grande incivilimento europeo quegli uffizii che le venivano assegnati dalla provvidenza.

Ma perchè questo patto federativo formi dell’Italia una nazione vivente, e non solo una nazione diplomatica, perchè esso passi dalla pergamena all’atto di forza concreta, è necessario istituire un potere centrale che rappresentando gli stati confederati, concentri e riduca ad unità l’azione moltiplice delle singole potenze. Questo potere centrale è la forza nuova, e direi l’Italia nuova, risultante dalla vecchia Italia frazionata e divisa; da lui nascerà la nostra politica esistenza, e l’unità della nostra rappresentanza all’estero. Avremo allora una diplomazia nazionale e non municipale, italiana e non austriaca. Gli Inviati nostri non parleranno più a nome degli interessi piemontesi, napoletani, toscani, romagnoli ec., ma a nome degli interessi universali della penisola. Non è egli doloroso il vedere come questa nostra nazione, la quale fu un giorno maestra di civiltà a tutti i popoli, traggasi ora dietro loro quasi mendica destinata a raccogliere le brieciole di pane che le potenze europee si lasciano cadere ai loro piedi? Non è egli doloroso elemosinare all’estero quegli ajuti che non sapemmo trovare dentro di noi, e cercare al di là de’ monti quell’Italia che noi non sapemmo trovare al di qua per le nostre disunioni e per la nostra codardia? Deputati di Milano, di Venezia, di Firenze, di Torino chiedono ora alla Francia e all’Inghilterra quello che avrebbero dovuto chiedere alle forze concordi della lega; chiedono a queste nazioni quello che esse nè sanno, nè vogliono dare.

La Confederazione italiana adunque iniziata da un patto, verrà messa in atto dal potere centrale. Un solo sistema di monete, un solo esercito, una sola marina, una sola cittadi-