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salmo cx. 219

     Fuor di Sion lontano:
     A te vittorioso
     Qualor ti verrà dire,
     Su’ tuoi rubelli ottien regno sovrano.
3          La gioventù volonterosa e pronta,
     De le tue sante schiere,
     Al dì de la rassegna,
     Nel Tempio adorno conta,
     Cingerà tue bandiere,
     Qual spunta l’alba di rugiada pregna.
4          Giurò il Signor, nè fie che sen rimuova,
     Tu Sacerdote eterno,
     Melchisedec qual fue,
     Mi sarai in guisa nuova:
     E ’l mio valor superno
     Saratti a destra ne l’imprese tue.
5          Questo gran Re, sublime e trionfante,
     Nel dì de l’ira atroce,
     Di regi farà strage:
     E ’n fiamma divampante,
     La caterva feroce
     D’infeste punirà genti malvage.
6          Di membra tronche allor e corpi uccisi,
     Ingombrerà fremente
     De la battaglia il piano.
     Di gran regni conquisi,
     Col fulmine rovente,
     Trafiggerà l’altero capo insano.
7          De la grave tenzon seguendo il corso,
     Berrà l’acqua dogliosa
     Del traboccato rio.
     Ma dopo ’l fiero sorso,
     Ergerà glorïosa
     La testa, risalendo al ciel natio.