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 1849  81

Intanto si rinvennero:

4 fucili, 2 pistole, 2 squadroni e vari pugnali. Quindi, sotto un altare, si trovarono 400 doppie d’oro ed alcune piastre d’argento, diversi brillanti, perle, coralli e molte argenterie.

L’ex-Gesuita fu trasportato nelle camere del Triumvirato per salvarlo dal furore del popolo, che voleva all’istante fucilarlo.


2. — Ieri i Francesi avevano retroceduto fino a Castel di Guido.

Il telegrafo, alle 2 pom., annunziava che continuavano le marcie verso Civitavecchia.

Garibaldi, in unione ad altri volontari, si fece ad inseguirli; però, essendo giunta la notizia che 12,000 Napoletani erano entrati a Velletri ed altri a Valmontone, si spedi staffetta per richiamarlo, e si annunziò che il generale Oudinot, alla vista di Garibaldi, si diede alla fuga abbandonando il bivacco.

Girano per la città carri per raccogliere lenzuoli, pezze, camicie e filaccie per i feriti. Nessuno si ricusa a tale doveroso invito, e la Commissione incaricata di ciò ne è abbondevolmente fornita 1.


  1. Un testimonio oculare narra: «Ieri assistetti ad una scena che mi trasse le lagrime. Passava per la via delle Muratte uno dei carri destinati a raccogliere l’offerta di biancheria. Un milite bussò ad una porta profferendo queste parole: Per carità un po’ di tela pei nostri feriti. Non aveva finito che non da quella casa soltanto, ma da tutte le finestre circostanti fioccarono lenzuola, camicie, biancherie d’ogni sorti». (Monitore Romano del 3 maggio, 1849).