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quali esistevano scissure, ora si sono conciliati e fusi1.

Alcuni membri più influenti, e di maggior ardenza, vorrebbero spingere la soluzione del dramma pel quale è inevitabile lo spargimento di sangue.

Giovedì, 17 corrente, nella platea del teatro Argentina, furono contate 47 persone2.

Un palco di proscenio del 3° ordine fu offerto per soldi 50 ed i migliori palchi a scudi uno.

Del resto, vi è chi sparse la voce che si è fatta minaccia di rompere i condotti del gas nei teatri.

Venerdì, 18 corrente, cattedra di S. Pietro, si rimarcò raffreddamento nella solita dimostrazione di concorso al Vaticano, come era solito farsi negli anni precedenti.

Il corpo diplomatico anche in quest’anno si astenne dall’intervenire alla cappella. Vi furono varie signore e forestieri.


21. — Si fanno commenti, con molto interesse, sulle carte trovate, in seguito alla nota perquisi-

  1. L’accordo avvenne più tardi; ma di ciò abbiamo detto nella parte narrativa che precede il Diario.
  2. Il Comitato, in un Proclama del 9 di gennaio, parlando, tra l’altre cose, della condotta che dovevano tenere, in quei giorni, i Romani verso gli zuavi, diceva:
          «Noi non diamo un consiglio ai nostri concittadini, perchè essi nel mirabile loro istinto lo precorsero. Diamo piuttosto loro un vanto perchè già così bene e in ogni occasione pronunziarono un contegno sì nobile, astenendosi dai teatri e da ogni pubblico ritrovo, dove l’odiata divisa comparisse.
          » Noi gli incoraggiamo soltanto a perdurare nel proposito assolutamente richiesto dall’onor nostro».