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I papalini conservatori avrebbero risposto:

«L’opinione generale
Se a sconvolger siete forti,
Col dir fatto un funerale
Per i vivi e non pei morti;
Tutti a farvel siam proclivi
State certi, sebben vivi,
È certezza generale
Che oramai le vostre sorti
Son vicine al funerale
Ed allor vivranno i morti,
Quei che sono al mal proclivi
S’allontanino dai vivi».


Rapporto delle carceri nuove sul condannato a morte Cesare Lucatelli 1:

(Sera dei 20 settembre 1861)

«Giusta le disposizioni di monsignor Benvenuti, Procuratore del Fisco e della R. C. Apostolica, si

  1. Cesare Lucatelli venne arrestato la sera del 29 di giugno del 1801, in cui, come già fu narrato dal Roncalli, i carabinieri lacerarono il quadro trasparente posto dai liberali in Corso.
          Accusato d’aver ucciso il gendarme Velluti, dieci gendarmi offesi nella mischia, furono i soli testimoni ammessi dal tribunale; e questi, nelle loro deposizioni si contradissero. L’uffiziale francese, che ricevette il Lucatelli, inseguito da essi, depose «aver rinvenuto in tasca dei calzoni dell’uomo arrestato, che si annunziò per Cesare Lucatelli, un semplice coltello chiuditore, pulito: lo che provava non essersene servito; nè lo poteva, volendolo, perchè era ubriaco». (Storia del miserando fine di Cesare Lucatelli,