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gliere questa occasione per suscitare tumulti a sfogo di miserabili vendette, non risparmiando insulti e provocazioni al partito Nazionale, onde impegnarlo in una lotta che finirebbe col tirare su di esso la forza delle armi francesi.

» Poiché il Papa, obliando il suo ministero di pace, non aborre dal prestarsi a scene che potrebbero riuscire sanguinose, nè voi pensate di prevenirle, il Comitato Nazionale di Roma, dopo aver fatto dal canto suo quanto poteva per inculcare la moderazione e la calma nel popolo, giustamente irritato, sente il dovere di protestare pubblicamente e chiamarvi solo responsabile innanzi all’Imperatore e alla Nazione Francese dell’insulto che si fa alle convinzioni di Roma e d’ogni disordine e sciagura che potrebbe, in ogni caso, funestare questa Città, affidata alla tutela delle armi francesi da voi comandata.

»Roma, 29 dicembre 1860.

» Il Comitato Nazionale Italiano».


Lo stesso Comitato pubblicò il seguente proclama:

«Romani!

«Molti fra voi si sono lasciati sdegnare da una calunniosa corrispondenza dell 'Armonia: hanno avuto torto. Quando questo giornale chiama armi straniere le armi di Vittorio Emanuele, parla da suo pari: non è un giornale austriaco l’Armonia?

» Quando esso mentisce, fa il suo dovere: non è pagato per questo dagli austro-clericali?