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Gendarmi pontifici di cavalleria battevano la strada, quindi un plotone di cacciatori francesi avanti i tamburi e concerto ed altri due appresso.

Naturalmente, la dimostrazione non fu rinnovata. Soltanto, presso la via dell’Orso, alcuni audaci fecero qualche grido; ma tosto furono dispersi e fugati dalla forza.


4 Febbraio. — Nella sera dei 28 corrente andò in scena, nel teatro Apollo, un nuovo ballo intitolato «Zaira».

I liberali, in tale circostanza, volevano dar luogo ad una dimostrazione negativa se interveniva monsignor Direttore di Polizia.

Questi, però, non intervenne ed in ogni modo si erano adottate misure preventive.

Nella stessa notte, però, alcuni liberali si recarono in Trastevere e, sotto le finestre del popolano Gennaro Mattaccini, alias Gennaraccio, gridarono: «Viva Napoleone, viva Vittorio Emanuele».

Intanto, si sparse voce che nella sera dei 29 (domenica) avrebbe avuto effetto una solenne dimostrazione, al momento della ritirata francese.

Quindi, fin dal mattino, si misero in movimento numerose pattuglie di gendarmi, e per il Corso soltanto ve n’erano 60. Però nulla accadde.

Ai 29 di gennaio il Papa andò a celebrare la messa nella chiesa dell’Umiltà, quindi, entrato nel contiguo nuovo seminario americano, pronunziò un energico discorso.