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Tutto giorno vi sono episodii alla stazione della strada ferrata di Civitavecchia, di madri derelitte che cercano i loro figli.

I volontari, per la maggior parte, intraprendono il viaggio col solo foglietto della strada ferrata, e, giunti a Civitavecchia a piedi, si recano ad Orbetello, dove sono accolti dai Toscani1.

Sembra che il Governo pontificio voglia inviare a quel confine un numero di gendarmi per tenerli in osservazione.

Nel giorno 4 corrente furono arrestati quattro cannonieri pontifici. Si assicura che istigassero il corpo a defezione.

I dragoni pontifici, da varii giorni, disperdono il loro ordinario e si trattano sontuosamente nelle osterie. Nella sera dei 3 corrente ne mancarono alcuni all’appello.

Negli scorsi giorni sono partiti, da Roma, per il Piemonte, circa 40 calzolai.

Marforio domandò a Pasquino che cosa fossero andati a fare i calzolai in Piemonte.

Questi rispose che erano andati ad accomodare uno stivale rotto, pel quale la Russia somministrava la forma, la Francia la pelle, l’Inghilterra la pece, la Toscana la lesina ed il Governo pontificio lo spago.

Intanto Marforio diede una sfuggita nel Piemonte per assistere ad una gran tombola che si estraeva.


  1. I volontari ricevevano, dal Comitato nazionale, il denaro che loro occorreva per giungere al confine toscano e che veniva raccolto dal Caporali, dal Saraceni e da altri caldi patrioti.