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 1849  125


Bollettino del Triumvirato:

7. — «Nulla di nuovo quanto all’interno. Questa notte si sono fatti lavori abbastanza importanti a porta S. Pancrazio per la difesa.

Mazzini».


9. — Ai 7 corrente tornò in Roma Sterbini, proveniente dalla provincia di Frosinone, dove fu inviato come commissario straordinario.

Egli requisì circa duemila fucili e quattromila scudi al convento di Ticchiena1.

Accozzò molti armati che vanno giungendo in Roma per unirsi alle forze repubblicane, e fece in modo che Frosinone rimanesse quasi deserto onde tale la trovassero le truppe napoletane che da Terracina nuovamente si avanzano.

Nelle ore pomeridiane incominciò un lento cannoneggiamento verso porta S. Pancrazio, con fuoco di moschetteria, che durò fino a notte2.


11. — Ad un’ora dopo mezzanotte dal 9 al 10, le truppe repubblicane fecero una sortita, con circa 15.000 uomini per sorprendere l’inimico 3.


  1. Ticchiena è una vasta tenuta dei frati certosini, di Trisulti, posta fra Alatri e Ferentino.
  2. Verso le 4 pom. alcune centurie romane tentarono una sortita che, al dire del generale Vaillant, produsse una qualche emozione sui Francesi. I Romani si ritrassero la sera stessa, dopo aver perduto un ufficiale aiutante, ed aver avuto 8 o 10 feriti.
  3. Il Torre (op. cit., vol. II, pag. 200) la pone nella notte dal 10 all’11 e così Michele Stagi (Due anni di vita di un emi-