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— 85 — A. 1849

Venerdì 25. — Tutti i possessi del Re di Napoli e della Sua famiglia sono messi sotto sequestro, e debbono vendersi, per erogarne il prezzo nell’indennizzare quelli, che hanno sofferto danni dalla sua invasione. — Oggi sono ritornate in Roma la Divisione Roselli e quella Mezzacapo, conducendo seco alcuni prigionieri Napoletani.

Mercoledì 30. — La voce di ieri sera1 era fondata sopra una nota indirizzata da Mr Lesseps all’Assemblea, al Triumvirato ed al Municipio, nella quale dichiara che, non accettandosi immediatamente le sue proposizioni, egli riguarderebbe la sua missione come terminata, ed il Generale Oudinot rimarrebbe nella sua piena libertà di azione. La risposta delle tre sudette autorità essendo stata negativa, si attende da un momento all’altro la ripresa delle ostilità. Si dice che nella notte scorsa sia partito il Ministro della Guerra Avezzana, ed è voce che siasi diretto ad Ancona, chiamato a dirigere la difesa degli assediati.

Giovedì 31. — È tornato in Roma Mr Lesseps e verso sera è tornato al campo. — I Francesi hanno occupato Monte Mario. — Di mezzo a mille voci incomplete, incerte, contradittorie, sorge più comunemente quella di una convenzione conclusa oggi dal Triumvirato col sudetto Mr Lesseps, sulle condizioni della quale varie sono le voci. — Questa sera alle 11 era convocata l’Assemblea Costituente in comitato segreto.


GIUGNO


Venerdì 1. — Questa mattina è ritornato dai confini di Napoli il Corpo del Generale Garibaldi. — Questa mattina si sono sapute le condizioni della convenzione conchiusa ieri tra il Triumvirato e Mr Lesseps, che sono le seguenti, cioè il Governo Romano riconosce l’armata francese come amica; che essa senza punto ingerirsi nel Governo sarebbe in libertà di

  1. Dal giorno 26 al 29 erano corse per Roma varie voci di minaccia da parte degli Austriaci e dei Francesi e nel 19 a sera s’era sparso come un fulmine l’annuncio che era imminente l’attacco della città da parte di quest’ultimi.