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A.  1846 — 182 —

Romani sono stati intimati per biglietto del Prefetto delle Cerimonie a trovarsi all’ingresso della Basilica all’arrivo di S. Santità, e ve ne sono andati sei cioè Borghese, Doria Corsini (giunti ieri) Massimi, Santacroce e Lancellotti. Io non ci sono andato. Oggi è stata affissa Notificazione della Segreteria di Stato relativa alle disposizioni da osservarsi nelle intraprese delle strade ferrate.

Lunedì 9. — Corre voce che la Notificazione di ieri sulle strade ferrate abbia prodotto tal disgusto nei componenti la Commissione deputata ad hoc, perchè alcune disposizioni della medesima non sono conformi alle proposizioni della Commissione suddetta; e si dice che si minaccino delle dimissioni.

Martedì 10. — Si sono poi verificate le rinunzie del Duca di Rignano e di D. Michele Gaetani, due dei componenti la Commissione nelle strade di ferro; e si confermano che abbiano dato ad esse motivo varie disposizioni della Notificazione di ieri, diverse da quelle da loro combinate.

Mercoledì 11. — Nel teatro di Alibert questa sera si è fatto in onore del Papa un pranzo di circa 600 persone di medio ceto, che hanno pagato scudi 1,50 a testa, essendovi Stato collocato il ritratto del Papa medesimo. Si è recitata una Allocuzione allusiva alla circonstanza come pure dei versi ecc. ecc. Il tutto sembrava fosse passato con buon ordine, e molta gente l’andata come spettatrice nei palchi; ma al tardi verso le 11 di Francia una truppa di gente si è recata avanti al palazzo Borghese, esigendo che si mettessero lumi alle finestre anche replicatamente con vociferazioni e fischi, coi quali si accoglievano le carrozze, che uscivano dal palazzo, trattamento che ha avuto anche la mia. I lumi però non sono stati messi alle finestre e si crede che ciò abbia accresciuto e prolungato il rumore.

Venerdì 13. — Corre voce che i 2 dimissionari della Commissione delle strade ferrate in seguito di una chiamata dal S. Padre, e di un colloquio col medesimo, abbiano consentito di rimanere nella Commissione.