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— 163 — A. 1843

Mercoledì 5. — La Madonna dell’Arco dei Cenci, per ordine Superiore, è stata trasportata alla chiesa del Pianto.

Sabato 29. — In questi giorni nella tenuta detta la Casa Rossa, posta fuori di Porta Maggiore, si è fatto l’esperimento di una macchina, portata da un Inglese, per triturare e spagliare il grano, e pare che sia riuscito bene.

Lunedì 31. — Da qualche giorno è stata introdotta l’illuminazione a gas nel giardino annesso al Caffè sotto il palazzo Ruspoli.


AGOSTO


Mercoledì 9. — Si vocifera che a Bologna siano seguiti degli arresti in seguito della scoperta di qualche trama rivoluzionaria, che pare avesse delle ramificazioni anche in altre parti. E arrivato qui un tal Signor Scalizzi, persona di tutta confidenza del Card. Spinola colà Legato, e che deve ripartire a momenti; la sua spedizione sembra relativa alle scoperte sopradette!

Sabato 19. — È voce comune che oggi sia venuta notizia da Bologna, che essendosi adunate alcune centinaia di sediziosi armati alla così detta montagnola, ed essendosi presentati i carabinieri per disperderli, ne sia nato un conflitto, in cui sono rimasti uccisi vari di quest’ultimi (tra i quali qualche ufficiale) e vari feriti, e che in seguito di ciò i sediziosi si siano gettati per la campagna mettendo il paese a contribuzione, ed eccitando i contadini alla rivolta.

Domenica 20. — Il fatto di Bologna non è seguito alla Montagnola, ma fuori della città, in un piccolo luogo detto Savigno. Tra i morti vi è un capitano dei carabinieri chiamato Castelvetri.

Giovedì 24. — Oggi è ripartito per Napoli D. Alessandro Torlonia, il quale in questi giorni del suo soggiorno a Roma ha stipulato l’acquisto del teatro d’Argentina col Duca Cesarini per il prezzo, si dice, di 60000 scudi.

Martedì 29. — È partito (per quanto si assicura) per Bologna una Commissione criminale composta di un certo avvocato Bovi, di un tal Gaioni, addetto al tribunale del Governo,